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Preview di Eurogamer

22 Ago

Eccovi di seguito la traduzione di una Preview di Guild Wars 2 offerta da Eurogamer e basata su tutte le informazioni attualmente disponibili sul gioco. Buona Lettura!

Dal momento dell’annuncio nel 2007, la casa di sviluppo NcSoft di Seattle, ArenaNet, è rimasta in assoluto silenzio riguardo ciò che stava accadendo dietro le sue porte con Guild Wars 2. Con il trailer di quest’oggi abbiamo potuto dare una prima occhiata alla ri-elaborazione effettuata dagli sviluppatori del loro eccezionalmente popolare RPG online. Molto è cambiato, ma la visione degli sviluppatori rimane vicina a quella che fece di Guild Wars una ventata d’aria fresca alla sua origine: accessibilità, flessibilità e incomparabile valore in rapporto al costo.

Guild Wars: Prophecies è stato una boccata d’ossigeno per il mercato dei MMO al tempo della sua uscita nel 2005. In esso si sposavano una campagna flessibile, ricca di storie, varia, e pienamente godibile, con un rivoluzionario sistema di pvp, che è poi cresciuto fino a diventare uno dei più ferocemente competitivi del mondo… Inoltre ArenaNet non obbligava i suoi giocatori a pagare un canone mensile per il privilegio di godersi tutto questo. Viceversa, le due successive campagne ed una espansione, sono state le vere fonti di reddito per la serie… e non è mai stato in progetto l’abbando di questo sistema “paghi una volta, giochi per sempre”. Una volta che avrete pagato per Guild Wars 2 potrete giocarci per tutto il tempo che vorrete.

Ambientato 250 anni dopo l’ultima campagna di Guild Wars, Guild Wars 2 ci riporta a Tyria, che nel frattempo è finita sotto il controllo di grandi e cattivi Antichi Dragoni e delle loro armate di non morti. Le cinque razze del gioco sono state respinte nei loro rispettivi territori, e il ruolo del giocatore sarà quello di riunirle per poi reclamare il controllo del continente. Buone notizie riguardanti i dragoni inoltre: Dovremo realmente combatterli! “Inizialmente il gioco si focalizzerà su uno in particolare”, dice il designer e scrittore Ree Soesbee, “ma altri sono presenti nel mondo. Le loro attività avranno un certo impatto su Tyria, e i giocatori avranno l’opportunità di rendersi conto del reale pericolo che queste creature rappresentano”.

Guild Wars 2 ci permetterà di passare da un mondo di gioco completamente istanziato, dove era possibile avventurarsi solo coi membri del proprio gruppo, a un mondo persistente e riccamente popolato, nel perfetto stile dei più classici MMOs, conducendo a grandi cambiamenti nel gameplay. Il sistema di quest, per esempio, è stato completamente revisionato, e offrirà qualcosa di ben diverso dalla concorrenza. “Penso di poter affermare tranquillamente che non vedrete neppure un singolo punto esclamativo sopra la testa di un NPC in Guild Wars 2”, afferma il capo designer Eric Flannum.

“In effetti non abbiamo un sistema di questa tipico dei RPG/MMO tradizionali”, continua Flannum, “ma ciò che abbiamo sono gli -Eventi-. Pensateli come un delle -attività di gruppo-. Questo sarà uno dei molti cambiamenti che incoraggerà i giocatori ad esplorare il mondo – potrete vagare ovunque senza mai sapere in cosa potreste incappare. Potreste trovarvi di fronte ad una fortezza vittima di un attacco dei centauri, o potrebbe essere che i centauri hanno attaccato appena mezz’ora prima del vostro arrivo e adesso hanno il controllo della fortezza. Potreste star camminando lungo una strada che avete percorso centinaia di volte e casualmente incontrare una carovana che non avevate mai visto prima, e potreste aiutarla nel suo viaggio”.

Queste sono alcune delle caratteristiche che un mondo persistente deve avere. L’uso massivo delle istanze in Guild Wars ha reso più facile raccontare delle storie, ma come si poteva trasportare la stessa forza narrativa in questo sequel? “Anche se il nostro gioco è persistente, una delle cose che abbiamo imparato dalle istanze di GW1 è proprio come usare le istanze a nostro vantaggio”, dice Flannum. “La storia si svolgerà attraverso una combinazione di aree istanziate e persistenti. Abbiamo veramente dato fondo a tutto il nostro bagaglio di espedienti per raccontare le storie in GW2. Penso che stiamo realizzando, soprattutto per quanto riguarda la narrativa, qualcosa che nessuno ha mai visto prima in un MMO”.

C’è anche un tentativo di introdurre maggior varietà in come i giocatori possono interagire con questo nuovo e pulsante mondo – e non semplicemente per quanto riguarda la comunque benvenuta possibilità di saltare. Dire che GW1 era semplicemente focalizzato sul combattimento è dir poco; l’assenza di crafting e di professioni non legate al combattimento implicava che non ci fosse molto altro da fare per i giocatori anche se ne avessero avuto il desiderio.

“Sicuramente introdurremo il crafting, oltre anche ad alcune altre cose che daranno ai giocatori un pò di attività da poter fare”, assicura Flannum, anche se non può dirci quali saranno queste attività. “Non voglio dire che questo porterà a togliere un ruolo centrale ai combattimenti, ma in ogni caso potrà evitare che l’unico modo per interagire con qualcuno in Guild Wars 2 sia dargli un colpo di spada sulla testa!”.

Guild Wars 2 sarà anche giocabile in solo. Come è stato con gli Eroi di Guild Wars: Nightfall, i giocatori saranno in grado di utilizzare il loro (unico) compagno personalizzabile come un aiuto durante il gioco, ricevendo però dei potenziamenti nel caso decidano di non utilizzare questa possibilità. “Non possiamo ancora spiegare completamente come funzionerà il sistema dei “companions”, ma possiamo dire che il gioco sarà affrontabile anche in solitario”, afferma il fondatore di ArenaNet Mike O’Brien. “Questo ci riporta al problema dell’accessibilità – vogliamo che i giocatori siano in grado di entrare nel gioco e affrontarlo nel modo che preferiscono. Se vogliono giocare in solo potranno farlo… se vogliono entrare in un gruppo, potranno fare anche questo ovviamente”.

Guild Wars 2 cercherà di mostrarci molte cose mai viste prima d’ora, ma come il trailer ha dimostrato, Tyria sembra comunque molto familiare – abbiamo visto molti dei luoghi mostratici anche in Guild Wars 1. “Anche se stiamo indubbiamente cercando di migliorare la qualità visiva del gioco, abbiamo comunque intenzione di mantenere la sensibilità che ha fatto del primo capitolo ciò che è stato”, dichiara l’art director Daniel Dociu.

“Ciò che distingue Guild Wars 2 è una approccio più -stilistico- a molti aspetti delle texture, la grandiosità degli spazi, ambientazioni ancora più epiche – tutte queste migliorie vanno di pari passo con miglioramenti sul versante engine, quindi stiamo cercando di portare avanti parallelamente il versante tecnico e quello artistico… ma ci sarà continuità, sicuramente”, afferma Dociu.

Ci saranno sicuramene nuove aree significative: molto eccitante soprattutto la prospettiva di esplorare un continente sommerso. Flannum dichiara che ci sarà “molta” esplorazione sottomarina, e che sarà accessibile da parte di tutte le razze e i giocatori. “Sarà molto facile per i giocatori andare sott’acqua. In molti altri giochi l’ambiente subacqueo viene visto come ostile per la continua preoccupazione di rimanere senza ossigeno e poter morire, cosa che riduce il divertimento. Noi vogliamo realmente enfatizzare il divertimento, le differenze, il cambio di ritmo dell’andare sott’acqua, per incoraggiare l’esplorazione”.

I giocatori saranno ancora in grado di avere più personaggi per ogni account, ed anche se il sistema di professioni è ancora assolutamente top-secret, ArenaNet si è detta disposta a rilasciare qualche infomrazione su cosa differenzierà i diversi tipi di personaggio. Anzichè avere solo un’unica razza, quella umana, personalizzabile scegliendo la professione e le abilità, Guild Wars 2 offrirà 5 razze.

Conosciamo 4 di esse dall’espansione Eye of the North: Umani, i loro eterni nemici CHarr (contro i quali i giocatori di Gw1 hanno già speso un gran quantitativo di mazzate), i guerrieri del nord, i Norn, e i magici Asura. L’ultima razza, i Sylvari, legata alla magia della terra e strettamente connessa alla natura, è del tutto nuova. ArenaNet non può rivelarci per ora quali abilità speciali avrà ciascuna razza, ma già sappiamo che gli alti Norn potranno trasformarsi in Orsi per ottenere un grande potenziamento nelle battaglie, mentre gli intelligenti e tecnologicamente avanzati Asura saranno in grado di far combattere i Golem al loro servizio.

“Ci saranno trame leggermente differenti per ciascuna razza,” dice Soesbee. “Per iniziare, tutti sanno dell’esistenza di questi grandi nemici, ma le razze cercano ciascuna di agire per proprio conto, senza capire che le avversità sono talmente grandi che non c’è altra via se non quella di agire uniti… sarà compito dei giocatori diventare gli eroi che indurranno le varie razze a superare le antiche divergenze: gli umani che odiano i Charr, gli Asura che sono scettici per natura verso qualunque altra razza e della quale si ritengono sicuramente superiori, i Sylvari che sono giovani e ingenui, non ancora in grado di comprendere la natura del mondo, e i Norn che sono semplicemente indipendenti per loro natura. Qulacuno deve unirli, e questo qualcuno sarà il giocatore”.

Al di là delle loro divergenze, non avremo combattimenti tra giocatori delle diverse razze. “Le battaglie competitive sono sempre stati consensuali in Guild Wars, e abbiamo deciso di mantenere questo aspetto fondamentale. Esso va di pari passo con l’accessibilità e la possibilità di giocare con i propri amici”, dice Flannum. “Avevamo inizialmente pensato di dividere le razze, ma poi abbiamo preferito non farlo, principalmente perchè vogliamo che ognuno possa giocare la razza che vuole ed essere comunque in grado di giocare coi propri amici. Non volevamo spaccare la nostra base di giocatori avendo un buoni contro cattivi che opponesse i giocatori stessi”.

Nonostante questo, il giocatore vs giocatore è sempre stato importante in Guild Wars – le gilde competono regolarmente per premi di valore – e ArenaNet è ovviamente intenzionata a mantenere adeguata attenzione ai suoi giocatori hardocore, offrendo lo stesso “sistema pvp-al-volo”, dove chiunque può accedere alle medesime skill e agli stessi equipaggiamenti, e il successo è determinato dalla strategia. “Volevamo dare ai nostri giocatori competitivi, che sono una fetta veramente importante di quelli presenti su Gw1, quello che vogliono davvero”, dice Flannum. “Queste persone non vogliono perdere contro qualcuno che ha semplicemente giocato più ore di loro. Vogliono avere accesso a tutte le abilità a cui hanno accesso gli altri, e vogliono che sia la loro abilità del creare una build e nell’utilizzarla a determinare chi sarà vincente”.

In aggiunta, ci sarà anche un nuovo World PvP System, che permetterà di utilizzare i personaggi PvE e i loro equipaggiamenti per giocare contro altre persone su un campo di battaglia più aperto, le Nebbie. “E’ un tipo di PvP principalmente per casual players, dove si possono far salire i personaggi di livello, e avere battaglie anche 10 contro 1 o 100 contro 20, o quello che volete, dove tutto si sussegue in maniera naturale e non c’è limite al numero di giocatori che possono essere coinvolti”, afferma Flannum, anche se per il momento il team non può dirci nello specifico in che modo i giocatori potranno avere accesso alle Nebbie.

Dividendo il PvP in due modalità, Flannum ritiene si ottengano le migliori condizioni per accontentare il più ampio range di giocatori. “Abbiamo acquisito molta esperienza con differenti tipi di pvp in Gw1, e siamo arrivati a capire che oltre hai giocatori hardcore pvp ci sono anche giocatori che vogliono fare pvp occasionale, magari direttamente all’interno del mondo di gioco. Per questo abbiamo deciso di dare ad entrambe queste categorie ciò che desiderano”.

E’ chiaro che molte lezioni sono state apprese dal primo gioco, e ciò vale anche per le professioni e le abilità… anche se per ora ArenaNet non può darci specifiche indicazioni su ciò a cui stanno lavorando. “Penso che abbiamo fatto diventare Gw1 fin troppo complesso, e con Gw2 ora abbiamo l’opportunità di fare un gioco in cui sia facile entrare ma che sia profondo nelle meccaniche e possa continuare a mantenere alto l’interesse dei giocatori per molto tempo”, dice O’Brien.

“Per darvi un semplice esempio, avevamo circa 1200 abilità in Gw1. E credo che dopo tre campagne e un’espansione con dieci professioni e questo numero di abilità Guild Wars sia cresciuto fino a diventare -ingombrante-. Abbiamo realizzato, con lo sviluppo di Gw, che ciò che rende realmente interessante il gioco non è la quantità ma la qualità. Questa volta ci potremo focalizzare su ogni parte del gioco che vogliamo e partendo da zero potremo realizzare ciò che era nelle originali intenzioni per Guild Wars, creando finalmente il gioco come volevamo che fosse”.

E per quanto riguarda il fatto che questo possa essere anche il Guild Wars realmente voluto dai giocatori, O’Brien è fiducioso. “Guild Wars è un gioco veramente unico. Utilizza un differente approccio al gioco di ruolo. Guardando anche ai nostri concorrenti, Gw trova la sua origine nella tradizione di Magic the Gathering piuttosto che in quella di Dungeons and Dragons, ed io credo che i giocatori apprezzino questo fatto. Proprio perchè era così differente dagli altri, credo che siamo riusciti a fare molte cose giuste ma anche alcune sbagliate. Guild Wars 2 è pensato per essere il gioco definitivo per i giocatori di Guild Wars”.

Guild Wars 2 non andrà in Beta Test finchè non saremo vicini al lancio; ArenaNet è fiera di poter condurre la maggior parte dei test autonomamente con un team in rapida crescita. Il trailer, tuttavia, e l’entusiasmo del team, hanno spostato dopo 2 anni di silenzio la nostra attenzione su questo sequel che potrebbe rivelarsi una vera pietra miliare. Se conserverà l’accessibilità del suo predecessore introducendo un mondo più grande, persistente e ancora più interattivo, senza che si debba pagare un canone mensile per questi privilegi, Guild Wars 2 potrebbe smuovere veramente le cose nell’universo dei MMO.

 
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Pubblicato da su 22 agosto 2009 in Preview

 

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